Perchè
Il
Comitato nasce dall'esigenza dei cittadini del “cratere” di
dotarsi di uno strumento, che li rappresenti in tutto il territorio
coinvolto dal sisma di maggio.
Vuole
in qualche modo proseguire l'idea di partecipazione civile, al fine
di proporsi come contenitore di informazioni, idee e progetti.
Le
singole attività rischiano nel tempo di diventare un interlocutore
debole, mentre l'associarsi consente di produrre una base attenta,
numerosa e vigile che dovrà per forza di cose essere tenuta in
considerazione da tutte le funzioni pubbliche che opereranno in
futuro per la ricostruzione della “Bassa” e per la sua gestione.
Lo scopo
E'
quello di contribuire con idee, progetti ed azioni dirette, alla
ricostruzione delle aree colpite dal “cratere” attraverso la
discussione, valutazione e proposta di progetti che comprenderanno al
loro interno ogni componente sociale: singolo cittadino,
associazione, comunità, struttura pubblica o privata,
professionisti, componenti sindacali ed amministratori pubblici,
essendo il Comitato trasversale,ed intento a promuovere e garantire
idee di riorganizzazione e ricostruzione.
Le modalità
Dopo
l’Assemblea pubblica di Dogaro (San Felice) e l'informazione
diffusa via web, si procederà alla raccolta di moduli partecipativi
che potranno essere richiesti, scaricati via web e comunque
consegnati alla Segreteria Organizzativa del Comitato, nei suoi vari
Punti di Raccolta che verranno comunicati.
Al
Comitato come detto, potranno aderire persone fisiche, associazioni,
comitati, amministratori privati e pubblici, imprenditori, esercenti,
entità sindacali, singoli cittadini e gruppi spontanei
identificabili.
Alcuni punti che verranno dibattuti
Come
primo obiettivo il Comitato si riserva di raccogliere e fornire
informazioni chiare, serie e precise, riguardo tutto ciò che
coinvolgerà l'azione di ricostruzione e salvaguardia del territorio
coinvolto nel “cratere”
Come
obiettivo secondario, ma indispensabile per una ripartenza equa e
rapida, la volontà di confrontarsi con le Pubbliche Amministrazioni
e con gli Enti preposti dallo Stato, al fine di sollecitare la
velocizzazione delle pratiche necessarie per ricostruire, con
l'intento di avere nozioni certe su entità degli importi disponibili
e la loro distribuzione, sui tempi di valutazione e la loro
tracciabilità. Questo per garantire ad ogni singolo individuo le
informazioni vitali.
Già
da ora il Comitato si è attivato per verificare, analizzare e
promuovere nuovi progetti di ricostruzione, come nel caso della
cosiddetta “bioedilizia” che diventerà norma entro il 2020: a
tal fine tale proposta di ricostruzione ad “energia 0” garantisce
oltre ad un impatto ambientale ottimale, un contenuto costo rispetto
alle costruzioni edili abituali e soprattutto una celerità di
ricostruzione che nell'emergenza ha un valore particolarmente
importante.
Oltre
a considerare il fatto di utilizzare risorse di lavoro locali, per
una ripresa imprenditoriale.
Per
questo si opererà per attivare percorsi amministrativi e fiscali
agevolati per garantire seriamente e da subito una ricostruzione
attenta. Anche al fine di evitare infiltrazioni di dubbia provenienza
nei casi di ricostruzioni dei privati.
Inoltre
il Comitato ha l'intenzione di stimolare la creazione di ulteriori
gruppi spontanei, per poter affiancare al meglio oltre ad ogni
singolo progetto, anche progetti d'interesse comune. Questo per
condividere le necessità personali ed affrontare in maniera seria le
eventuali difficoltà normative. Aderendo al Comitato la tutela di
ogni singola componente diventerà obiettivo del Comitato stesso.
Il
Comitato si pone l'obiettivo di poter fornire le necessarie
informazioni in maniera snella e chiara, e di rappresentare ogni
singolo associato anche nelle sedi istituzionali, grazie alla rete di
collaboratori che nei vari settori hanno già accordato la propria
disponibilità.
Infine,
per evitare che il problema del singolo, rimanga tale, e che invece
venga supportato e partecipato in maniera seria, il Comitato si
attiverà per mantenere viva l'attenzione dei mezzi di comunicazione,
che negli ultimi tempi hanno sottovalutato lo stato di emergenza
ancora in essere. Cercando così di non disperdere gli sforzi di ogni
singola componente, frantumazioni e personalizzazioni che a volte non
trovano riscontro negli interlocutori istituzionali e locali. Non
servono eventi per “ricostruire la Bassa” ma strategie quotidiane
e concrete per riprenderci al più presto il possesso della nostra
vita quotidiana.
Sollecitiamo
la nascita di Comitati Locali con intenti generali in comune e
progetti particolari di ciascuno. Ogni micro progetto sarà un
progetto sarà un progetto del Comitato.
2) STATUTO
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