LA MISSION E LO STATUTO DEL COMITATO

1)MISSION

Perchè
Il Comitato nasce dall'esigenza dei cittadini del “cratere” di dotarsi di uno strumento, che li rappresenti in tutto il territorio coinvolto dal sisma di maggio.
Vuole in qualche modo proseguire l'idea di partecipazione civile, al fine di proporsi come contenitore di informazioni, idee e progetti.
Le singole attività rischiano nel tempo di diventare un interlocutore debole, mentre l'associarsi consente di produrre una base attenta, numerosa e vigile che dovrà per forza di cose essere tenuta in considerazione da tutte le funzioni pubbliche che opereranno in futuro per la ricostruzione della “Bassa” e per la sua gestione.

Lo scopo
E' quello di contribuire con idee, progetti ed azioni dirette, alla ricostruzione delle aree colpite dal “cratere” attraverso la discussione, valutazione e proposta di progetti che comprenderanno al loro interno ogni componente sociale: singolo cittadino, associazione, comunità, struttura pubblica o privata, professionisti, componenti sindacali ed amministratori pubblici, essendo il Comitato trasversale,ed intento a promuovere e garantire idee di riorganizzazione e ricostruzione.

Le modalità
Dopo l’Assemblea pubblica di Dogaro (San Felice) e l'informazione diffusa via web, si procederà alla raccolta di moduli partecipativi che potranno essere richiesti, scaricati via web e comunque consegnati alla Segreteria Organizzativa del Comitato, nei suoi vari Punti di Raccolta che verranno comunicati.
Al Comitato come detto, potranno aderire persone fisiche, associazioni, comitati, amministratori privati e pubblici, imprenditori, esercenti, entità sindacali, singoli cittadini e gruppi spontanei identificabili.

Alcuni punti che verranno dibattuti
Come primo obiettivo il Comitato si riserva di raccogliere e fornire informazioni chiare, serie e precise, riguardo tutto ciò che coinvolgerà l'azione di ricostruzione e salvaguardia del territorio coinvolto nel “cratere”

Come obiettivo secondario, ma indispensabile per una ripartenza equa e rapida, la volontà di confrontarsi con le Pubbliche Amministrazioni e con gli Enti preposti dallo Stato, al fine di sollecitare la velocizzazione delle pratiche necessarie per ricostruire, con l'intento di avere nozioni certe su entità degli importi disponibili e la loro distribuzione, sui tempi di valutazione e la loro tracciabilità. Questo per garantire ad ogni singolo individuo le informazioni vitali.

Già da ora il Comitato si è attivato per verificare, analizzare e promuovere nuovi progetti di ricostruzione, come nel caso della cosiddetta “bioedilizia” che diventerà norma entro il 2020: a tal fine tale proposta di ricostruzione ad “energia 0” garantisce oltre ad un impatto ambientale ottimale, un contenuto costo rispetto alle costruzioni edili abituali e soprattutto una celerità di ricostruzione che nell'emergenza ha un valore particolarmente importante.
Oltre a considerare il fatto di utilizzare risorse di lavoro locali, per una ripresa imprenditoriale.
Per questo si opererà per attivare percorsi amministrativi e fiscali agevolati per garantire seriamente e da subito una ricostruzione attenta. Anche al fine di evitare infiltrazioni di dubbia provenienza nei casi di ricostruzioni dei privati.

Inoltre il Comitato ha l'intenzione di stimolare la creazione di ulteriori gruppi spontanei, per poter affiancare al meglio oltre ad ogni singolo progetto, anche progetti d'interesse comune. Questo per condividere le necessità personali ed affrontare in maniera seria le eventuali difficoltà normative. Aderendo al Comitato la tutela di ogni singola componente diventerà obiettivo del Comitato stesso.

Il Comitato si pone l'obiettivo di poter fornire le necessarie informazioni in maniera snella e chiara, e di rappresentare ogni singolo associato anche nelle sedi istituzionali, grazie alla rete di collaboratori che nei vari settori hanno già accordato la propria disponibilità.

Infine, per evitare che il problema del singolo, rimanga tale, e che invece venga supportato e partecipato in maniera seria, il Comitato si attiverà per mantenere viva l'attenzione dei mezzi di comunicazione, che negli ultimi tempi hanno sottovalutato lo stato di emergenza ancora in essere. Cercando così di non disperdere gli sforzi di ogni singola componente, frantumazioni e personalizzazioni che a volte non trovano riscontro negli interlocutori istituzionali e locali. Non servono eventi per “ricostruire la Bassa” ma strategie quotidiane e concrete per riprenderci al più presto il possesso della nostra vita quotidiana.

Sollecitiamo la nascita di Comitati Locali con intenti generali in comune e progetti particolari di ciascuno. Ogni micro progetto sarà un progetto sarà un progetto del Comitato.

2) STATUTO

Nessun commento:

Posta un commento