mercoledì 19 dicembre 2012

UN SASSOLINO CHE SA DI DIRITTI - cap.2

Un sassolino nell'ingranaggio delle ordinanze, ma un sassolino che sottintende il diritto ad aver ricostruita la casa, anche se non si è in possesso del “fatidico” 20 %.  Un sassolino che sa di diritti.
Questo è il risultato, decisamente buono, del “giro” che abbiamo fatto ieri in Assemblea Regionale, a Bologna.
Stiamo riuscendo a far sì che i problemi non vengano nascosti sotto il tappeto, ma dobbiamo fare un altro passo avanti.
Dobbiamo riuscire ad avere in tutti i paesi colpiti persone che, oltre a distribuire il materiale informativo, abbiano la voglia di spiegare ai loro concittadini le ordinanze e i loro macchiavellici meccanismi. Persone che abbiano voglia di dedicare un po' del loro tempo a provare a venir fuori da questo pantano che è il post-terremoto.
Stiamo costituendo i gruppi; contattateci in pvt su FB per segnalarci la vostra disponibilità.
PS: e domani incontreremo il Prefetto, a Modena..... 
di seguito il testo della lettera indirizzata al Prefetto di Modena in data 15 dic 2012
   
Egr. Sig Prefetto



Modena, 15 Dicembre 2012



Come Comitato di cittadini terremotati, residenti nella Provincia di Modena, Le richiediamo

formalmente un incontro per sottoporLe, in qualità di massimo rappresentante del Governo sul territorio, una serie esemplificativa, anche se non esaustiva, di problematiche che ostacolano l’auspicato ritorno alla normalità nelle zone colpite dal sisma di maggio, e rischiano di rendere iniqua la ricostruzione escludendo dai rimborsi proprio i cittadini meno abbienti.


  1. Riteniamo che per la ricostruzione post-terremoto dell’Emilia sia stato ignorato l’art.3 della Costituzione e leso il diritto di avere, pure in questo caso, l’indennizzo per la ricostruzione al 100%, includendo anche i danni alle abitazioni di classe A “agibile” come per ogni altro terremoto precedente al nostro

Diritti fondamentali - Art 3 Costituzione Italiana

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.



  1. Che fine hanno fatto le promesse di Gabrielli e di Errari di avere una burocrazia snella per agevolare le pratiche per la ricostruzione? Al 10/10 pubblicate 89 (ottantanove) ordinanze. “il nostro compito è una burocrazia snella per garantire subito la ripresa”. A dirlo, in un’intervista all’Unità, il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli che evidenzia una seconda necessità ai fini della ripartenza: i soldi. "Lo vogliamo fare presto e con ordine - ha aggiunto Errani - fissando priorità assieme ai sindaci, ai cittadini, rispettando le regole, ma senza burocrazia, in una situazione così straordinaria".

3. Tasse: in questo ambito ci siamo trovati a confrontarci:

o   Con una proroga insufficiente,

o   Con delle “agevolazioni” per il pagamento al 17 di dicembre per le quali i requisiti richiesti per accedere ai finanziamenti erano tali da far si che appena un migliaio degli aventi diritto ne abbia fatto richiesta,

o    Con delle incertezze sulla esenzione dall’IMU per i cittadini terremotati,

o   Con buste paga prossime allo zero perché il rimborso dei contributi sarà in soluzione unica, anziché come per i tributi per i quali viene applicata la dilazione al 5° dello stipendio

o    Con una immotivata resistenza alla istituzione di una NO Tax area, per un ragionevole periodo di tempo, come da più parti richiesto.


4 Le modalità di erogazione del contributo che di fatto vincolano il terremotato ad anticipare il 20% e il problema dell’utilizzo del credito d’imposta in assenza di una normativa scritta che sancisca il trasferimento dello stesso, dal cittadino avente diritto, alla banca



     5 C.A.S: permangono gravissimi ritardi nell’erogazione del contributo per l’autonoma

sistemazione che di fatto hanno messo in serie difficoltà persone/famiglie già fortemente provate dal terremoto. Al 10/12 risultava completamente erogato solo il 1° CAS (quello a carico della Protezione Civile Nazionale) che copriva i mesi di giugno e luglio. Ingannevole aver concesso due mesi del 2° CAS agli sfollati dei campi ufficiali per “spingerli” a optare per l’autonoma sistemazione una volta decise le chiusure ufficiali dei campi medesimi. Ad oggi si ha notizia che in qualche comune è iniziata l’erogazione dei contributi per i soli mesi di agosto e settembre.


6       La mancata requisizione degli alloggi sfitti per garantire a tutti i terremotati un tetto: ad oggi risultano 1500 sfollati “ufficiali” ancora sistemati in alloggio provvisori; i più fortunati in camper e roulotte. Un caso su tutti; Mirandola e i suoi 1000 appartamenti sfitti


7       L’alloggiamento in alberghi fino a 120 - 150 Km di distanza dal paese di residenza che oltre ad aver causato enormi disagi alle famiglie ha comportato dei costi di gran lunga superiore alla sistemazione seppur provvisoria in appartamenti sfitti nei comuni di residenza e/o zone limitrofe. Di fatto abbandonando a se stesso chi, per motivi di lavoro, non poteva trasferirsi e disgregando famiglie già fortemente provate dal terremoto e dalle sue drammatiche conseguenze sul piano psicologico, oltre che materiale 

Entrando nello specifico delle normative regolanti la ricostruzione vogliamo far rilevare:


8       La perdita del diritto al contributo per la ricostruzione per inadempienza di terzi (il tecnico) mette in evidenza due questioni:


  • la responsabilità ‘esagerata’ che grava sui tecnici con l’inevitabile allungamento dei tempi nella preparazione dei progetti e la grandissima incertezza dovute al numero spropositato di ordinanze a modifica o integrazione di ordinanze precedenti (ad esempio l’ordinanza N 86 sulle E pesanti, nell’art. 15 riprende l’art 4 dell’ordinanza Nr 29)
  • b. incostituzionalità, perchè priva l’avente diritto del diritto stesso per causa terza

9. L’adeguamento sismico insufficiente o assente nonostante l’elevato grado di rischio sismico del territorio del c.d. Cratere emiliano a seguito gli eventi del 20 e 29 di maggio

  • Abitazioni A = nessun adeguamento sismico previsto
  • b. Abitazioni B e C = adeguamento sismico accettato nel progetto di ristrutturazione fino al max del 40% (vedi punto 15 ordinanza Nr 86)

All’art. 4 comma 7 lettera f dell’Ordinanza n. 29/2012 e s.m.i. dopo le parole “determinati ai sensi dell’art. 3.” vanno aggiunte le parole “Il contributo per tali opere non può essere superiore al 40% del contributo destinato alle opere di riparazione e rafforzamento locale e comunque nel complesso entro il limite massimo stabilito all'art 3.”

  • Abitazioni E = adeguamento fino al max del 60% a secondo del livello di danno le percentuali di 70%, 55% e 65% cui al comma 10 dell’art. 3 dell’Ordinanza n.51/2012 e s.m.i. sono sostituite rispettivamente con 60%, 45% e 55%.

10. Il Prezzario Regionale, riferimento per i preventivi dei lavori di riparazione “autorizzati” era già fuori mercato di circa un 30 - 40% alla sua emissione. Oggi, con la prevista ripresa dell’edilizia i prezzi son aumentati ulteriormente di circa il 20%, rendendo, in pratica, impossibile restare all’interno delle cifre prefissate. Questi i problemi; anzi, alcuni dei problemi che, ad oggi, non hanno ancora trovato soluzione.



Per questo Le rinnoviamo la richiesta di un incontro, da tenersi il prima possibile, magari in

un Comune dell’area colpita in modo da esprimere, anche fisicamente, una maggiore vicinanza alla popolazione e ai suoi problemi.



Certi di una Sua disponibilità La ringraziamo anticipatamente.

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