martedì 13 novembre 2012

ASSEMBLEA PUBBLICA, giovedi 15 novembre ore 20 e 30

Il numero uno del Parlamento Europeo, il tedesco Martin Schultz ha affermato che i governi che stanno speculando sulle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia per innescare un probabile meccanismo di “do ut des” in quel di Bruxelles, dovrebbero vergognarsi.
E, in effetti, il balletto messo in piedi da Germania, Olanda, Finlandia, Svezia e Gran Bretagna, in merito ai 670 milioni di finanziamento per la ricostruzione post terremoto, è indegno, e giustamente, in Italia, sono insorti partiti, giornali ed opinione pubblica.
Peccato che la canea conseguente abbia fatto passare totalmente sotto silenzio il fatto che un altro governo (quello insediato a Roma) abbia addirittura posto la fiducia in parlamento per negare alle popolazioni terremotate di poter posticipare il pagamento delle imposte a giugno 2013.
Non viene da chiedersi quale sia comportamento più vergognoso?

PERCHÈ SCENDERE IN PIAZZA, A MIRANDOLA, IL GIORNO 24 NOVEMBRE

Perchè il governo Monti, nella sua ossessione ragionieristica dei “conti a posto”, pretende di gestire l'Italia come fosse un condominio.

Col Decreto - Legge 15 Maggio 2012, n°59 (quello sul riordino della protezione civile) il governo si chiama fuori, d'ora in avanti, dalle conseguenze provocate da una qualunque calamità naturale (terremoti, alluvioni, frane, esondazioni) e ne scarica i costi sui privati cittadini. Questo senza nel contempo prevedere, ad esempio, una adeguata normativa che regolamenti la salvaguardia idrogeologica del territorio.
Questo DL lo stanno sperimentando sulla nostra pelle.
Oggi. In Emilia.
E da esso dipendono, in larga parte, le attuali carenze sulla gestione dell'emergenza post terremoto e deriveranno le difficoltà di tanti per poter ricostruire la propria casa, e la propria vita, in modo decente.
Se tutto questo passerà senza colpo ferire avremo perso un altro pezzetto del nostro essere cittadini (individui con dei diritti oltre che dei doveri) e saremo diventati un po' più servi.
E' importante, quindi, dire chiaramente che noi non ci stiamo ad essere trattati così.
Ed è importante dirlo forte.


NE PARLIAMO ASSIEME GIOVEDI 15 NOV A MIRANDOLA ,
presso CENTRO ANZIANI – VIA MAZZONE 2 – ore 20.30

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